La RETE DEGLI INCONSCI squarcia il VELO DI MAYA

Dobbiamo, quindi, cercare di non farci condizionare dai ricordi a cui accede il nostro inconscio, e modificare il nostro modo di pensare secondo logica e ragione, analizzando ed elaborando le tante contraddizioni della metafisica e dell’olismo. Ovvero squarciare il VELO DI MAYA che ci impedisce di vedere la realtà, come se fossimo in un MATRIX.

Non dobbiamo, inoltre, farci condizionare dallo “scientismo” dell’illuminismo, perché alcuni fenomeni, considerati immaginari, sono reali.

E non è ancora sufficiente se non applichiamo alla rete degli inconsci l’emergenza e l’auto-organizzazione dei sistemi complessi, che è già alla base di tutta la biologia moderna, e non solo.

In questo modo possiamo anche spiegare e comprendere quelli che Gustavo Rol chiamava “spiriti intelligenti”.

È quello che ho fatto io, o meglio il mio inconscio, teorizzando, già nel 1977, una visione alternativa della realtà, la RETE DEGLI INCONSCI. La prima in assoluto basata sui sistemi complessi, e probabilmente ancora l’unica, almeno in base a quanto di mia conoscenza.

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filosofo evoluzionista
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