ERRORI CONCETTUALI EREDITATI

Nel teorizzare la realtà, quasi tutti hanno commesso degli ERRORI di BASE:

I rosa-croce A.M.O.R.C., che dicono di essere eredi, per via iniziatica, dell’Antica Magia Egizia, dei Misteri Caldei e dei Segreti dei Templari, dicono che “La verità è come un diamante dalle mille facce, di cui ognuno ha colto ed interpretato un aspetto”.

Nel 2001 ho conosciuto personalmente il loro Grande Maestro, Jean Philippe Deterville, in una conferenza a Siracusa, e dopo il 2010 l’ho reincontrato su facebook ed abbiamo discusso per diversi mesi.

Ovviamente questa realtà con infinite verità, in una visione spirituale o metafisica, è una contraddizione, per cui non si tratta di verità oggettive, ma di verità soggettive (ognuno ne PERCEPISCE una personale, e crede che la sua sia l’unica vera e le altre false).

La vera domanda, quindi, dovrebbe essere “Perchè ognuno percepisce una sua verità personale”?

E ci sono almeno “cinque tipi di errori originali”, ovvero che potrebbero risalire agli antichi sciamani di centomila e più anni fa.

Il primo errore

è che quando osservavamo un fenomeno, e non trovavamo una spiegazione, in base alle conoscenze del tempo, eravamo abituati ad attribuirgli una natura “spirituale” e non fisica. E anche la filosofia presocratica, prima, e la metafisica dopo, nacquero per dare una spiegazione alternativa al mito, ma senza alcuna realistica verifica sperimentale.

Il secondo errore

è che se qualcuno aveva delle facoltà mentali speciali e sapeva fare dei fenomeni cosiddetti mistici, doveva essere implicito che fosse un illuminato o un prescelto di “dei” o “entità superiori”, e quindi implicitamente dovesse conoscere la VERA ed UNICA REALTA’. Niente di più falso. I prodigi avvengono in tutte le centinaia di religioni e culti esoterici, indipendentemente dalle mitologie e teorie in cui ognuno crede.

Un terzo errore

é ritenere che tutto l’universo sia collegato ISTANTANEAMENTE in modo unitario. Questo è stato anche l’errore dell’OLISMO di Carl Gustav Jung, dopo che il premio Nobel Wolfang Pauli gli spiegò l’entanglement quantistico, nel presupposto, che essendo tutta la materia dell’universo, al momento del BIG BANG, concentrata in un piccolo spazio, questa continuasse a rimanere per sempre in entanglement, ovvero continuasse a comunicare istantaneamente anche se si allontanasse centinaia o migliaia di anni luce. Lo stesso errore era nell’Ordine Implicato di David Bohm.

In realtà, solo recentemente, a partire dai primi esperimenti di teletrasporto quantistico, e del primo tentativo di costruire computer quantistici, si è scoperto, che in un SISTEMA APERTO in interazione con l’ambiente, e non CHIUSO, interviene la DECOERENZA QUANTISTICA, e l’entanglement dopo un po’ cessa. Quindi l’olismo e tutte le teorie olistiche e new age derivate sono FALSE per la DECOERENZA QUANTISTICA.

L’universo è interconnesso, ma alla velocità massima della luce e delle onde elettromagnetiche. Quindi sulla terra, o nelle vicinanze, in teoria, le particelle e gli oggetti si possono interconnettere ARTIFICIALMENTE, come nel teletrasporto quantistico, facendole interagire con comunicazioni alla velocità massima della luce.

E recentemente si è sperimentato che comunicazioni quantistiche potrebbero avvenire nei cervelli umani, in grado quindi di stabilire, relativamente a brevi periodi, comunicazioni istantanee, se prima interagiscono con altri tipi di comunicazioni (onde elettromagnetiche, biofotoni, biofonomi).

Questo è teoricamente possibile, ma si deve ancora sperimentare con certezza. Ne deriva che le cosiddette comunicazioni TELEPATICHE possono avvenire alla velocità della luce, o al limite anche istantaneamente, se prima il collegamento viene stabilito con altre modalità di comunicazioni non istantanee, ad esempio, tramite AUTO-ORGANIZZAZIONE di sistemi complessi COLLETTIVI BIOLOGICI, come negli insetti sociali. L’auto-organizzazione dei sistemi biologici complessi è, teoricamente, lo strumento per collegamenti di tipo entanglement. (QUESTA L’INNOVAZIONE DELLA TEORIA DELLA RETE DEGLI INCONSCI).

Una conseguenza è che comunicazioni con eventuali alieni a distanza di milioni di anni luce sono del tutto impossibili, anche in stati di alterata coscienza.

Il quarto errore

è che abbiamo da sempre travisato il funzionamento della MENTE UMANA ritenendolo in parte SPIRITUALE. Il pensiero non è di natura spirituale, ma è una INFORMAZIONE che si può fotografare (nel suo percorso tra neuroni) e registrare nei circuiti sinaptici o in altri supporti fisici esterni (teoricamente anche in acqua informata).

Un quinto errore

è non aver compreso che il nostro inconscio ci condiziona almeno al 98% e ci fa percepire una realtà personale, ognuna diversa da quella percepita dagli altri, come se in stati di alterata coscienza, ognuno entrasse in un proprio MATRIX, in base alle sue convinzioni, religioni e filosofie, ereditate anche in modo epigenetico dai propri antenati.

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filosofo evoluzionista
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