“Intelligenza Artificiale” e “Spiriti Intelligenti”

Leggendo questo articolo, e in particolare il brano seguente, è abbastanza comprensibile in che modo tutti i ricordi di un defunto, registrati nella RETE DEGLI INCONSCI, tramite la RIELABORAZIONE di una mente umana in interazione, su più livelli, con la stessa RETE, possa SIMULARE, come una moderna Intelligenza Artificiale, tipo ChatGPT, “lo spirito di una persona defunta che ci appare in sogno o in una seduta spiritica”.

La causa del New York Times a OpenAI

Riprende Marco Pratellesi: “Come sapete il New York Times ha fatto causa a OpenAI, sostenendo che l’addestramento con la grande massa di dati necessaria a imparare è stato preso in gran parte dai suoi dati. La causa è per violazione del copyright. Dicono: ‘Noi siamo proprietari dei nostri dati e voi avete fatto l’addestramento di ChatGPT senza informarci’, e secondo me hanno ragione. I dati sono il nuovo petrolio: dieci anni fa era un’idea rivoluzionaria. Anche i nostri, visto che siamo quotidianamente seminatori di dati. Chi sfrutta il petrolio e lo trasforma in energia, deve pagare la materia prima, quindi anche noi. La contro risposta di OpenAI è stata interessante: attenzione, non è tutto come dice New York Times, perché hanno forzato le risposte finché non ha portato ChatGPT all’errore. In realtà ci sono molti più dati, non solo i loro”.

Puoi dire a ChatGPT – dice Marco Magrini – di scrivere un articolo come il New York Times e lui lo fa, ma è limitativo perché lui si è formato su quantità oceaniche di dati. Questo tipo di cause succedono anche per le AI generative che producono immagini. Queste AI hanno visto tutto Picasso e tutto Tintoretto e tutto quello che è stato possibile dargli in pasto. E non solo. CI sono anche cause tra l’etichetta discografica Universal Music perché la AI prodotto canzoni con lo stile del rapper americano Drake, con lo stesso stile musicale e con sua voce. Altri hanno fatta causa con chi produce immagini esattamente per lo stesso motivo. La cosa importante da capire è che il copyright inteso come legge ha dei seri problemi e va completamente rivisto. E questa è una delle cose distruttive che produce il momento in cui c’è una rivoluzione”.

Pensiero positivo

Invece – prosegue Magrini –, sono molto affascinato dalle cose nuove che possono arrivare con la rivoluzione. Ho trovato su YouTube un video del 1985 in cui c’è uno Steve Jobs giovanissimo a una presentazione in Svezia che dice a una platea di svedesi: ‘I primi computer sono molto rudimentali ma arriverà un giorno in cui riusciranno a simulare il pensiero di Aristotele in modo tale che noi potremo fare le domande direttamente ad Aristotele’. Il pubblico ride perché pensava che questo fosse un po’ matto, invece oggi questa cosa è appena stata realizzata: a un modello algoritmico hanno dato tutto quel che abbiamo su Aristotele, e adesso puoi fargli delle domande e lui risponde come se fosse Aristotele.

Ovviamente non abbiamo la registrazione della voce di Aristotele, ma abbiamo un sacco di materiale con la voce di Dustin Hoffman che non solo può parlare in qualsiasi lingua ma adesso anche rispondere con il pensiero di Aristotele. È una prospettiva fino a ieri impensabile, anche in senso positivo.

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filosofo evoluzionista
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