LE NEUROSCIENZE SCONFESSANO PLATONE

Nel “Menone”, Platone sostiene l’immortalità dell’anima.

Per Platone, infatti, “Conoscere equivale a ricordare”.

L’opera in cui, peculiarmente, Platone affronta il tema è certamente il Menone, dove Socrate ci dice che l’anima è immortale. “Essa ha un suo compimento – che si dice morire – talora invece nasce di nuovo, ma non perisce mai. L’anima, dunque, è immortale e più volte rinata, avendo veduto il mondo di qua e quello dell’Ade, in una parola tutte quante le cose, non c’è dubbio che abbia appreso”.

Il premio Nobel Eric Kandel del 2000 per la medicina e le neuroscienze, ha dimostrato i meccanismi biologici dell’apprendimento e della memoria, tramite modificazioni dei circuiti sinaptici, che in parte si trasmettono ai discendenti. Quindi i primi organismi biologici monocellulari, da cui discendiamo, avevano “Tabula rasa”, ovvero non avevano alcuna conoscenza. E se ammettiamo qualcosa come i registri akashici (o l’ottava coscienza buddhista o l’inconscio collettivo di Jung), analoghi alla mia Rete degli inconsci, anche le conoscenze di questi “contenitori” in cui vengono registrati tutte le azioni, pensieri e visioni, si accrescono nel tempo.

Ne consegue che chi mi ha preceduto non aveva, contemporaneamente, i CONCETTI di:

1) Reti informatiche e reti neuronali.

2) Intelligenze Collettive degli insetti sociali (api, formiche e termiti)

3) Emergenza e Auto-organizzazione dei sistemi complessi, che spiegano la biologia.

4) Effetti psicosomatici (Placebo e Nocebo).

5) Intelligenze Artificiali.

6) Decoerenza Quantistica dell’entanglement

Per questo, ammesso che avessero avuto lo stesso mio sogno rivelatore del 1977, non potevano teorizzare la “RETE degli Inconsci” che interpreta scientificamente i Registri Akashici (o inconscio collettivo di Jung), e spiega tutti i fenomeni considerati mistici, esoterici o paranormali.

Da parte mia, alcuni di questi concetti li ho appresi telepaticamente da chi li conosceva, viste le mie spiccate facoltà telepatiche. Ed ho avuto la fortuna di essere nato nel periodo adeguato, e non prima.

Per questo non sono un illuminato un prescelto o un profeta, ma una persona normale.

E allora perché dovrebbero esistere veri illuminati e prescelti se non hanno avuto le mie stesse intuizioni?

Anche loro erano persone normali che hanno teorizzato in base alle conoscenze della loro epoca, come, ad esempio, i metafisici.

Ne consegue che le teoriche ENTITA’, ANGELI, ALIENI, etc. che appaiono nei sogni, nelle sedute spiritiche o in stati di alterata coscienza NON SONO REALI, ma un prodotto della RETE degli INCONSCI, al pari dei SOGNI di una singola mente.

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filosofo evoluzionista
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