Come ho compreso i “sistemi complessi” a dieci anni

Tutta la biologia moderna, oggi, è spiegata in base ai “sistemi complessi”, la nuova branca della fisica per la quale Giorgio Parisi ha preso il premio Nobel nel 2021.

I neuroscienziati sudamericani Maturana e Varela sono stati tra i principali assertori dell’EMERGENZA e dell’AUTO-ORGANIZZAZIONE nei sistemi biologici, che li hanno suddivisi in:

Organismi autopoietici di primo tipo (organismi monocellulari, come i batteri)

Organismi autopoietici di secondo tipo (organismi pluricellulari, uomo compreso)

Organismi autopoietici di terzo tipo (colonie di insetti sociali, come api, formiche e termiti)

In ognuno di questi tre tipi di organismi EMERGE, per AUTO-ORGANIZZAZIONE, una COGNIZIONE, una INTELLIGENZA COLLETTIVA, rispettivamente delle singole molecole, cellule, individui, che in modo UNITARIO presiede all’organismo.

Questa COGNIZIONE ed INTELLIGENZA COLLETTIVA, e “come si modifica in base ai cambiamenti”, l’ho appresa, da solo, ad appena dieci anni osservando il comportamento collettivo di colonie di formiche.

A dieci anni, passavo quasi tutta l’estate in una villetta al mare (Località “Fontane Bianche” nel comune di Siracusa), e nel terreno intorno alla villetta vi erano diverse colonie di formiche; e a volte mi divertivo a prenderne qualche decina e a metterle in un barattolo di vetro che avevo prima riempito con terra umida.

Succedeva allora che le formiche scavavano nella terra umida tante gallerie, e mi dilettavo ad osservarle mentre le scavavano.

Una volta, dopo due giorni che li avevo viste realizzare tante gallerie, pensai di liberarle e di farle ricongiungere con la loro colonia di appartenza. E successe un fatto per me del tutto imprevisto e stupefacente. Le altre formiche che erano rimaste sempre nella colonia non le riconobbero come consorelle, e le uccisero tutte.

Mì resi conto che nella colonia esisteva un’intelligenza collettiva che non era basata sui legami genetici di essere consorelle, ma, per il fatto che alcune si erano allontanate, le considerava delle nemiche della colonia da sterminare. Da qui, compresi che l’intelligenza collettiva (che oggi so che è l’emergenza di un sistema complesso dell’interazione di tutti i singoli insetti, o individui), si modifica in base alle mutate situazioni, come anche il semplice fatto che alcune si erano allontanate per troppo tempo.

Così, quando, nel 1977 feci il sogno che tutti gli inconsci erano collegati telepaticamente come in una rete informatica (simile ad internet), ebbi già chiaro che un loro comportamento di interazioni collettive poteva far nascere delle EMERGENZE ed AUTO-ORGANIZZAZIONI COLLETTIVE che si potevano MODIFICARE di volta in volta, in base all’evolversi e al nascere di nuove situazioni, visto che ogni mente aveva una sfera conscia ed una inconscia.

Per questo la visione di UNA RETE DI INCONSCI è qualcosa di molto più complesso ed imprevedibile rispetto agli ipotetici REGISTRI AKASHICI, all’INCONSCIO COLLETTIVO DI JUNG e all’OTTAVA COSCIENZA BUDDHISTA, e può spiegare anche i fenomeni considerati mistici, esoterici e paranormali, come rivelato nel sogno del 1977.

E sempre per via telepatica, con grande probabilità, ho ricevuto anche i concetti di:

  1. Sistemi autopoietici di terzo tipo di Maturana e Varela, ed emergenza ed auto-organizzazione (in modo più chiaro e dettagliato).
  2. REGISTRI AKASHICI, o INCONSCIO COLLETTIVO di Jung.
  3. Entanglement Quantistico di Wolfang Pauli per spiegare l’olismo.
  4. Le esperienze e le testimonianze degli PSICOANALISTI dei racconti dei loro pazienti (letti nel 2001 nell’articolo “LA SITUAZIONE” della rivista “Scienza e Psicoanalisi”)
  5. SPIRITI INTELLIGENTI di Gustavo Rol.

E tanti altri concetti che fanno parte della teoria della RETE degli INCONSCI.

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filosofo evoluzionista
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